C’era una volta un
guru che viaggiava con uno dei suoi discepoli.
Giunti in una certa
città, il guru andò a riposarsi sotto un albero e mandò il discepolo ad
elemosiare il pranzo.
Mentre il ragazzo
gridava qua e là “Fate l’elemosina!”, fu invitato nella casa di una gentile
signora che preparò del cibo e glielo servì.
Ma il discepolo
disse “Non posso mangiare prima del mio guru”.
La donna rispose “Non
ti preoccupare. Sto preparando anche per lui e quando avrai finito, sarà pronto
per potrarglielo”.
Il ragazzo mangiò
il pasto delizioso, quindi disse “Bene, ho finito. Ora, c’è qualcosa che posso
fare per voi?”.
“Vi sarebbe una
piccola cosa che potresti fare per me”, disse la donna.
“Ditela e sarà
fatta”, annunciò il discepolo.
“Non ho un figlio
da crescere ed amare. Dammi un bambino!”.
“Saubhagyavati
bava! Che tu abbia un figlio! Il tuo desiderio è stato esaudito”.
Dopo aver concesso
questa grande grazia, il discepolo prese il pasto del guru e andò a
portarglielo.
Quando arrivò, il
guru gli chiese cosa avesse fatto in città.
Il ragazzo rispose “Maharaj,
una gentile signora mi ha chiamato e mi ha dato del cibo. Ho mangiato lì la mia
porzione e ho portato il resto a voi”.
“Va bene – disse il
guru – anche se hai dimenticato che devi mangiare dopo di me, ti perdono. E
poi, cos’altro è successo?”.
“La donna, dopo
avermi dato da mangiare, ha chiesto una piccola grazia, che le ho concesso.
Voleva un bambino”.
“Mh! Suppongo
perciò che tu abbia sviluppato il siddhi (superpotere) di far avverare
tutto ciò che dici. Le hai concesso questo in virtù della forza del tuo potere?”.
“No, naturalmente
no, Maharaj! L’ho concesso in virtù della forza del vostro potere, così che
potesse vedere quale grande guru siete”, disse il discepolo, che in realtà era
interessato alla propria fama più di qualunque altra cosa.
“Bene, bene – disse
il guru, che aveva compreso le intenzioni del discepolo – non mi lasci scelta.
Bisogna trovare qualcuno che vada nel grembo di quella donna. Siccome tu sei il
responsabile, morirai e rinascerai come suo figlio!”.
Nessun commento:
Posta un commento