Un giorno Re Janaka
fu portato in cielo da un messaggero degli dei, come premio per la sua condotta
di vita ineccepibile.
Mentre si trovava
lì, chiese di poter vedere l’inferno, che non aveva ancora visitato, così fu
chiamato un demone per accompagnarlo.
Una volta arrivati,
Janaka fu sorpreso di constatare che tutti erano felici e sorridenti, ma ancora
più sorpreso fu il demone, sapendo che all’inferno tutti sono tristi e
sofferenti.
Quando il demone
chiese una spiegazione, uno degli spiriti dell’inferno rispose “Quando lo
guardiamo (riferendosi a Janaka), sentiamo che con la sua magnanimità sta
portando i nostri karma, così presto tutti i nostri cattivi karma cesseranno e
anche noi potremmo andare in paradiso”.
Il demone rimase stupefatto
e chiese a Janaka di tornare dagli dei.
Ma gli spiriti dei
morti dissero “No, ti preghiamo, non andare! Rimani con noi!”.
Janaka quindi disse
al demone “Non voglio andare. Piuttosto rimarrò qui per dieci milioni di anni,
se necessario, fino a quando tutte queste persone non saranno liberate dalla
loro schiavitù”.
Quando Vishnu udì
queste parole, rimase sbalordito e pensò “Anche se sono il protettore dei Mondi,
non ho mai fatto come quest’uomo!”.
Allora Brahma,
Vishnu e Shiva benedirono Re Janaka ed uno dei risultati di questa benedizione
fu la nascita di sua figlia Sita, che divenne la moglie del Signore Rama.
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